Il letame di stalla o stallatico è ottenuto dalle deiezioni solide e liquide degli animali in stabulazione, mescolate a materiali di varia origine, costituenti la lettiera, in seguito a fermentazione più o meno spinta.
È certamente ancora oggi uno dei fertilizzanti organici più largamente impiegati sia perché viene prodotto in notevole quantità all’interno dell’azienda agraria (in cui è presente la stalla) sia perché possiede un indiscutibile alto valore economico. Si tratta di un materiale di consistenza più o meno eterogenea, di composizione incostante, con caratteristiche variabili in funzione del tipo e della quantità di lettiera, del tipo di animale che lo ha prodotto, della tecnica di produzione e di conservazione e delle fermentazioni intervenute. Tra i benefici che questo materiale apporta al campo, si ricordano l’aumento di sostanza organica del suolo e il miglioramento della struttura del suolo, con una maggiore capacità di trattenere l’acqua. È raccomandabile l’interramento del letame per non vanificare buona parte dei suoi vantaggi. È promettente il suo utilizzo accoppiato al biochar.