Tecnica che prevede di lavorare il terreno in “bande” della larghezza di 15-20 cm e a una profondità massima di 15 cm. La semina avviene all’interno delle “bande” lavorate, la cui superficie non dovrebbe superare il 25% dell’appezzamento, così che sulla restante parte permangano i residui colturali. In genere, si utilizza questa pratica per colture sarchiate con banda lavorata di 20 cm e interfila di 70-75 cm o con banda lavorata di 10 cm e interfila di 40-45 cm. In viticoltura questo tipo di lavorazione è tipica del biologico.