Il cambiamento climatico e gli impatti che ne derivano, in atto e previsti, rendono necessaria l’adozione di misure per favorire una maggiore resilienza delle attività agricole. Sono azioni di adattamento tutte quelle pratiche che mirano a prevenire e/o ridurre i rischi climatici. Molte di queste misure possono avere effetti positivi anche sul piano della mitigazione (ovvero sulla riduzione delle cause dei cambiamenti climatici, nello specifico le emissioni di gas serra), a dimostrazione del rapporto sinergico e non complementare che lega questi due concetti.
Di seguito viene proposta una raccolta di azioni di adattamento, elaborate grazie al contributo di esperti in campo agronomico, meteoclimatico, economico ecc. Per ognuna di esse sono presenti alcune voci esplicative che permettono di valutare l’applicabilità delle singole azioni alla propria azienda agricola, nello specifico: filiera agro-alimentare, rischio climatico, ambito di azione, contributo alla mitigazione, difficoltà tecnica, dimensione aziendale ideale, efficacia, orizzonte temporale e costi/benefici.
L’adozione di misure di adattamento comporta, quasi sempre, un costo da sostenere. Tale costo può riguardare l’investimento iniziale e/o le spese di esercizio per l’azione implementata. Le spese da sostenere nella maggior parte dei casi si traducono in costi annuali in termini di ammortamento per l’investimento, mezzi tecnici (acqua, energia, etc.), manutenzione, manodopera. Pertanto, la decisione dell’implementazione delle misure di adattamento non può prescindere da una valutazione dei costi e dei benefici che derivano dalla loro adozione. Per saperne di più sullo studio eseguito dal CRAE-PB si riporta al report integrale “Analisi costi/benefici di ciascuna misura di adattamento ai cambiamenti climatici”.
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LIFE19 CCA/IT/001257
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